JANUA COELI / per i mille anni di San Miniato al Monte

2018

Informazioni aggiuntive

Città
Firenze
Sede

San Miniato al Monte, Firenze

Note

"Janua Coeli, 1992 (cm 80 Ø), una parabola di acciaio specchiante. Quest’ultima, sul cui fondo sarà acceso il fuoco, la sera del 27 aprile del 2018, giorno di inizio delle cerimonie del Millenario, sarà portata dall’artista dalla base de La voce e depositata al centro dello zodiaco intarsiato sul pavimento della navata centrale della Basilica. Una sorta di cerimonia del fuoco, a cui, nel momento in cui l’artista suona la conchiglia che l’Abate gli ha consegnato, si aggancia, e si amplifica nel suono, la performance musicale creata da Luca Di Volo per questa occasione e che prende il titolo di Haec est porta coeli. La composizione di Di Volo si innerva su una sorta di passaggio simbolico dalla Scala di Giacobbe del testo biblico, e quindi della sua trasposizione artistica messa in opera da Bagnoli con La Voce, ad una scala pitagorica di suoni e di vibrazioni analoghe a quelle della luce stroboscopica che vibra nell’ampolla de La macchina stanca. Il  compositore, seduto sulle scale che scendono dal presbiterio e dal corro rialzati, inizia a suonare una tromba senza bocchino, a cui segue un assolo di Tromba marina, o degli angeli, uno strumento di origine medioevale appositamente ricostruito in forma logaritmica a tre corde per l'occasione, eseguito da Eleonora Tassinari del duo di “musicoreuti, come si definiscono, DiVolo&Tancredi, le cui basse frequenze accordali colmano da sole lo spazio ecclesiale, fino al momento in cui attacca un coro dispiegato a contatto del pubblico per tutta la navata centrale. La musica si protrae nella notte. Il luogo è quello dell’Etere, il quinto elemento di Aristotele e degli alchimisti, dell’esoterismo e del neoplatonismo. Così il primo giorno.

Pier Luigi Tazzi, Janua Coeli 2018-2019, pp. 49-52, in: Marco Bagnoli, JANUA COELI, a cura di Pier Luigi Tazzi, con testi di Marco Bagnoli, Abba Bernardo, Cristina Acidini, Pier Luigi Tazzi, Giuseppe Scali. Petra, Firenze 2019.