JANUA COELI / QUATTRO STAZIONI

2019

Informazioni aggiuntive

Città
Firenze
Sede

San Miniato al Monte, Firenze

Note

“La sera del Lunedì dell'Angelo, 22 aprile 2019, sarà compiuta un’altra cerimonia, che vedrà coinvolti l’Abate Bernardo con alcuni dei suoi monaci oltre all’artista. Analoga alla cerimonia del fuoco descritta sopra, che era stata “cerimonia iniziale”, questa avrà segno diverso, si tratterà di un’uscita, che, partendo dall'abside della Basilica, l'attraverserà nella sua interezza e ne uscirà. Inizierà  l'Abate Bernardo con l’intonare una preghiera nellabside. Quindi, dall’alto, dall’area rialzata del coro e del presbiterio, i monaci canteranno in gregoriano Cumque evigilasset, due versetti dalla Genesi che trattano della Scala di Giacobbe, articolati in una composizione inedita realizzata da Giuseppe Scali per questa occasione. La prima stazione è davanti all’altar maggiore: Marco Bagnoli, partito dalla base de La voce, porta il fuoco in una parabola di ferro e si incontra con l'Abate Bernardo, che, venendo dall'abside, porta una conchiglia, mentre i monaci scesi nella navata sinistra intonano per la seconda volta Cumque evigilasset. Seconda stazione: Bagnoli e l'Abate raggiungono la parabola Janua Coeli posta al centro dello Zodiaco, dove l’artista depone la parabola contenente il fuoco. Bernardo gli consegna la conchiglia e Marco la suona per la prima volta. I monaci intonano per la terza volta Cumque evigilasset. Terza stazione: Bagnoli, ripresa la parabola con il fuoco e riconsegnato la conchiglia all’Abate, si dirige insieme a lui verso la Porta Santa, mentre un monaco staccatosi dal coro e avendo raccolto con una ciotola di rame l'acqua dal Fonte Battesimale, li segue. Bernardo apre la Porta Santa e Marco suona per la seconda volta la conchiglia. Si accende il suono del cipresso accostato ad Ascolta il flauto di canna nel cimitero delle Porte Sante. Quarta stazione: Bernardo con la conchiglia, Marco con il fuoco e il monaco con l'acqua si avvicinano alla balaustra che separa il piazzale di fronte alla Basilica dal Cimitero delle Porte Sante in prossimità del cipresso sottostante. Bernardo, Marco e il monaco depongono a terra gli oggetti che hanno portato. Marco suona per la terza volta la conchiglia, dopodiché recita in italiano i versetti della Genesi che in precedenza erano stati cantati in latino. Infine legge la poesia di Rumi.

Pier Luigi Tazzi, Janua Coeli 2018-2019, pp. 52-55 in: Marco Bagnoli, JANUA COELI, a cura di Pier Luigi Tazzi, con testi di Marco Bagnoli, Abba Bernardo, Cristina Acidini, Pier Luigi Tazzi, Giuseppe Scali. Petra, Firenze 2019.